Come Scrivere una Ricevuta per Prestazione Occasionale
La prestazione di lavoro occasionale è regolata dal Codice Civile che definisce avoratore autonomo occasionale colui che si obbliga a compiere, dietro corrispettivo, un’opera o un servizio con lavoro prevalentemente proprio, senza vincolo di subordinazione, e potere di coordinamento del committente e in via del tutto occasionale.
Per essere definita occasionale, la prestazione occasionale non deve avere una durata superiore ai trenta giorni e il compenso non deve superare cinquemila euro.
La collaborazione occasionale è sempre più comune.
Questo tipo di lavoro non richiede la partita iva o la stipulazione di un conratto.
Il contratto deve però rilasciare una ricevuta.
Vediamo quindi come fare una ricevuta per prestazione occasionale.
Come punto di partenza è possibile utilizzare questo fac simile di ricevuta di prestazione occasionale messo a disposizione dal sito Documentiutili.com.
La struttura del documento è piuttosto semplice.
Gli elementi che deve contentere sono il luogo e la data, il numero progressivo della ricevuta, i dati del lavoratore e del committente, la descrizione del servizio eseguito, l’importo lordo e la ritenuta d’acconto.
Nel documento è poi necessario indicare la modalità di pagamento.
Sulla ricevuta, se supera la cifra di 77,47 euro, deve essere applicata una marca da bollo da 1,81 euro.
Sulla ritenuta d’acconto è necessario fare una precisazione.
La ricevuta per prestazione occasionale deve infatti essere emessa senza ritenuta d’acconto nel caso il cui il cliente sia un privato, italiano o straniero, o un’azienda straniera.
Questi soggetti non possono infatti operare come sostituti d’imposta.
Nel caso in cui il cliente sia invece un’azienda italiana, la ricevuta per la prestazione occasionale deve essere emessa con ritenuta d’acconto.
Scrivere una ricevuta per la prestazione occasionale risulta essere quindi piuttosto semplice.