Come Coltivare il Narciso
A questo genere appartengono diverse specie di bulbose, alcune centinaia, molto diffuse in tutto il continente europeo e in Asia, sono fiori che nell’antichità venivano coltivati dalle popolazioni greche ed egiziane. Esistono centinaia di esemplari di questa specie: ed altrettante centinaia sono gli ibridi, selezionati dall’uomo.
I bulbi hanno una media dimensione, che va da un diametro minimo di cinque centimetri fino ad un massimo di quindici; dalla fine dell’inverno in poi, fino all’inizio della primavera, questi fiori producono foglie sottili a forma di nastro, di portamento eretto e di colore grigio tendente al verde.
Sono lunghe fino a 40 centimetri e sono di aspetto carnoso: tra le foglie nasce un sottile fusto a sezione quadrangolare o triangolare, che porta fiori di dimensione variabile secondo la specie.
Il periodo delle innaffiature va da febbraio a marzo; durante questi mesi il clima è piovoso quindi non è necessario innaffiare i bulbi.
I fiori hanno una caratteristica coppa centrale, contornata da una corona costituita da cinque o sette petali allargati verso l’eterno: le due parti del fiore sono spesso dello stesso colore, a volte di colori contrastanti. Tutte le specie del narciso hanno colorazioni gialle o bianche, ma esistono cultivar con fiori rosati o aranciati.
I fiori di narciso vengono utilizzati spesso come fiori recisi; posseggono un profumo molto intenso. Sono fiori che non temono le basse temperature e possono essere posti a dimora direttamente nel giardino di casa. Ma alcune varietà possono essere rovinate dal freddo intenso: soprattutto le specie a fioritura precoce. Il consiglio è quello di coltivarle in serra fredda per evitare questo inconveniente.
Questi fiori prediligono le posizioni soleggiate, soprattutto durante il periodo di fioritura: se li coltivate in vaso, ricordate di posizionare i vasi verso il sole durante le settimane di vegetazione, in seguito dovrete riporli in luogo ombreggiato quando i bulbi sono in riposo vegetativo.