Come Coltivare gli Oleandri
Gli oleandri provengono dalle regioni del mediterraneo ed appartengono ad un genere di arbusti che sono coltivati in particolar modo per la bellezza delle loro fioritura e per il fogliame. Sono piante sensibili al freddo, ed è meglio non esporle a temperature inferiori ai cinque gradi centigradi: saranno quindi coltivate all’aperto nelle zone climatiche più temperate, senza la necessità di protezioni contro il freddo intenso.
Invece, nelle regioni del nord è meglio proteggerle durante l’inverno dalle gelate notturne.
I fiori variano dai colori rosa a bianco e dal rosso al giallo: sbocciano all’inizio di primavera e si mantengono fino all’autunno inoltrato: ricordiamo che sono state selezionate alcune cultivar a fiore doppio.
L’oleandro produce fiori vistosi di colore bruno o rossiccio, che sono eretti nel portamento e lunghi tra i dieci e i quindici centimetri di lunghezza.
Riguardo al terreno possiamo notare che questa pianta si adatta bene a tutti i tipi di terreno in cui andremo a coltivarla: potrete offrire grandi quantità d’acqua alla vostra pianta, ma nel momento della fioritura dovrete ridurre l’apporto idrico, soprattutto se vivente nelle regioni settentrionali.
Occorre concimare regolarmente la pianta con concime granulare e aggiungendo del sangue di bue: potete invece rinvasare la pianta ogni due anni.
Potete potare senza problemi le piante giovani, in questo modo otterrete l’infoltimento della chioma.
Queste sono piante che si moltiplicano attraverso i semi o per talee durante il periodo estivo: si tratta di una pianta velenosa, in tutte le sue parti: contengono glicosidi attivi sul cuore, che per tale ragione vengono usati in medicina: lavatevi sempre le mani dopo avere toccato questa pianta o le sue foglie.
Il parassita che più frequentemente infesta questa pianta è l’aspidoto dell’edera: un parassita frequente nel bacino del mediterraneo: è un particolare tipo di cocciniglia e attacca la pagina inferiore della foglia.